WhatsApp: con l’evoluzione continua delle applicazioni di messaggistica, i cybercriminali affinano costantemente le loro tecniche per ingannare gli utenti.
WhatsApp, la piattaforma di messaggistica più diffusa in Italia, è diventata uno dei principali obiettivi di una nuova ondata di truffe digitali che sfruttano la curiosità degli utenti attraverso esche apparentemente innocue, come finti concorsi a premi.
L’ultimo stratagemma criminale ruota attorno a un codice di verifica a otto cifre, la cui richiesta può portare al totale svuotamento del conto o al furto dell’identità digitale.
Truffa WhatsApp del finto concorso: il codice a 8 cifre che può svuotarti il conto
Il meccanismo della truffa ha inizio al di fuori della piattaforma WhatsApp, spesso attraverso social network molto frequentati come Facebook, Instagram o TikTok, dove vengono pubblicizzati concorsi a premi, test di intelligenza o offerte di lavoro dal carattere decisamente allettante.

Truffa WhatsApp del finto concorso: il codice a 8 cifre che può svuotarti il conto-officinamagazine.it
Il primo passo per la vittima è la semplice curiosità che spinge a cliccare sul link proposto. Per partecipare o scoprire l’esito del concorso, viene richiesto di inserire il proprio numero di telefono, un passaggio fondamentale che consente al truffatore di avviare l’attacco.
In questo contesto, la richiesta del numero di telefono è la chiave d’accesso all’account WhatsApp, poiché consente al criminale di avviare la procedura di accesso tramite la versione web o desktop dell’app.
WhatsApp, per garantire la sicurezza degli utenti, invia un codice di verifica a otto cifre ogni volta che si tenta di effettuare il login da un nuovo dispositivo. Il truffatore, una volta ottenuto il numero di telefono, contatta la vittima fingendo di essere un operatore del finto concorso o un rappresentante di un’azienda, sollecitando con urgenza l’inserimento del codice ricevuto.
Se l’utente, ingannato dalla comunicazione apparentemente ufficiale, fornisce il codice, consegna di fatto il controllo del proprio profilo WhatsApp al criminale. Da quel momento, il truffatore può accedere liberamente alle conversazioni private, alle informazioni personali e persino utilizzare l’identità digitale rubata per compiere ulteriori frodi.
Una volta in possesso dell’account, i cybercriminali possono intraprendere diverse azioni dannose. Oltre al furto di dati sensibili come informazioni bancarie o credenziali di accesso a servizi online, la minaccia più immediata riguarda la diffusione di messaggi pericolosi o link contenenti malware che vengono inviati a tutti i contatti della vittima.
Questo fenomeno non solo mette a rischio la sicurezza digitale dell’utente truffato, ma contribuisce a espandere la rete di inganni, danneggiando la reputazione della persona abusata e ampliando la portata della truffa.
Truffa WhatsApp del finto concorso: il codice a 8 cifre che può svuotarti il conto
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