Quando rispondiamo al telefono con un semplice “pronto”, raramente riflettiamo sull’origine di questa consuetudine così radicata nella nostra quotidianità.
Nonostante l’uso universale di questa formula, la sua origine non è del tutto certa e sono state avanzate diverse ipotesi per spiegare perché proprio questa parola sia diventata il saluto telefonico standard in Italia.
L’ipotesi più accreditata fa risalire l’uso di “pronto” ai primissimi tempi della telefonia, quando l’attivazione delle chiamate avveniva esclusivamente tramite un operatore centrale.
Sai perché quando rispondi al telefono dici: “pronto?”. In pochi conoscono il motivo
Prima dell’avvento della composizione diretta del numero, ogni chiamata doveva passare attraverso un centralino gestito da un operatore che collegava manualmente la linea desiderata. L’abbonato, una volta che l’operatore aveva stabilito la connessione, riceveva un segnale per avvertirlo che la comunicazione poteva iniziare.

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È plausibile che proprio in questo momento si sia affermato l’uso di anticipare la conversazione con la parola “pronto”, per confermare che la linea era effettivamente attiva e pronta all’uso. Questa pratica si differenzia dalle formule utilizzate in altri paesi, dove spesso si risponde con un semplice “hello” o altre espressioni di cortesia. L’elemento distintivo italiano, secondo alcuni studiosi, è rappresentato proprio dalla scelta di una parola che indica immediatezza e disponibilità.
Un’altra suggestiva teoria collega il “pronto” alla natura dei primi utilizzatori del telefono in Italia, che erano prevalentemente appartenenti a corpi di emergenza e sicurezza come militari, poliziotti e pompieri. Questi gruppi richiedevano un linguaggio rapido, chiaro e diretto, in grado di ridurre al minimo i tempi di attesa e di risposta.
Nel 1877, infatti, il primo collegamento telefonico a Milano fu stabilito tra il Municipio e la caserma dei pompieri, un esempio emblematico dell’uso militare e di servizio pubblico di questa innovazione tecnologica.
Il tono brusco e deciso con cui si pronuncia “pronto” rifletterebbe quindi questa esigenza di immediatezza e prontezza, caratteristica essenziale nelle comunicazioni d’emergenza. Tale modo di rispondere al telefono si sarebbe poi diffuso anche nella telefonia civile, mantenendo il tratto distintivo di una parola che indica la disponibilità immediata all’ascolto.
Con l’evoluzione della tecnologia e l’introduzione del telefono diretto, senza l’intermediazione dell’operatore, ci si sarebbe potuti aspettare un cambiamento nel modo di rispondere. Tuttavia, “pronto” è rimasto un elemento stabile nel lessico telefonico italiano, nonostante la sua origine storica si perda nell’era delle centrali manuali.
Oggi, in un’epoca in cui le comunicazioni avvengono anche attraverso dispositivi mobili e piattaforme digitali, la parola “pronto” continua a simboleggiare l’inizio di un dialogo telefonico. Essa è diventata un vero e proprio marchio culturale, un’abitudine che lega passato e presente della telefonia italiana.
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