Economia

Risparmio in bolletta, smontata la leggenda del riscaldamento sempre acceso: ovvio che il portafoglio piange

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Esperti smentiscono il mito del riscaldamento acceso h24: consigli pratici per ridurre i consumi, ottimizzare comfort e tagliare la bolletta senza sprechi energetici

Con l’arrivo del freddo invernale in Italia, molte famiglie affrontano il dilemma di come gestire al meglio l’uso del riscaldamento domestico per ottimizzare il comfort senza gravare troppo sulle spese energetiche, che restano tra le principali preoccupazioni del bilancio familiare.

Tra le pratiche più diffuse, ma anche più controverse, c’è quella di tenere acceso il riscaldamento a bassa temperatura per tutto il giorno, convinti di risparmiare. Tuttavia, questa strategia spesso si rivela un falso mito che può aumentare i costi in bolletta.

Il falso risparmio del riscaldamento acceso h24

Gli specialisti in efficienza energetica e gestione domestica concordano nel sottolineare che mantenere un impianto di riscaldamento acceso per 24 ore, anche a un livello minimo, comporta un consumo superiore rispetto all’attivazione mirata nelle fasce orarie di effettivo utilizzo. Il motivo è semplice: il sistema è costretto a lavorare continuamente per compensare le perdite di calore inevitabili dovute a dispersioni attraverso pareti, infissi e aperture, senza però garantire un comfort uniforme in tutte le stanze.

Risparmio in bolletta, smontata la leggenda del riscaldamento sempre acceso

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Di conseguenza, il costo energetico aumenta sensibilmente senza un corrispondente incremento della temperatura percepita, lasciando spesso ambienti freddi e poco accoglienti. Questo comportamento, quindi, non solo non aiuta a risparmiare, ma può far lievitare la bolletta gas in modo considerevole.

Per ridurre realmente i consumi mantenendo un comfort adeguato, è fondamentale adottare un uso più “intelligente” del riscaldamento. Gli esperti raccomandano di:

  • Programmare l’accensione dell’impianto circa 20-30 minuti prima del risveglio o del rientro in casa, così da riscaldare l’ambiente solo quando serve.
  • Utilizzare il termostato per mantenere la temperatura interna tra 18 e 21 gradi, la fascia più efficiente per il benessere termico. È preferibile mantenersi attorno ai 18 gradi perché ogni grado in più può tradursi in un aumento fino a 100 euro annui sulla bolletta.
  • Spegnere il riscaldamento nelle stanze inutilizzate o quando la casa è vuota per molte ore, evitando così sprechi energetici significativi.

Questi accorgimenti sono particolarmente utili nelle abitazioni dove i componenti della famiglia trascorrono molte ore fuori per lavoro o studio.

Ulteriori consigli per contenere i costi del riscaldamento

Oltre all’uso corretto del termosifone, esistono altri comportamenti quotidiani che possono contribuire a ridurre il consumo di energia:

  • Ispezionare porte e finestre per eliminare eventuali correnti d’aria, anche minime, che provocano dispersioni di calore; applicare guarnizioni in gomma può generare risparmi considerevoli nel tempo.
  • Prima dell’inizio della stagione fredda, è utile sfiatare e pulire i termosifoni per garantirne l’efficienza ottimale.
  • Sfruttare la luce solare durante il giorno aprendo tende e tapparelle per accumulare calore naturale, e chiuderle al tramonto per trattenere il calore, riducendo così lo sforzo richiesto dal sistema di riscaldamento durante la notte.

Questi piccoli accorgimenti, sommati a un utilizzo consapevole del riscaldamento, rappresentano un valido alleato per contenere le spese domestiche e ridurre l’impatto ambientale.

In un Paese come l’Italia, dove la popolazione si attesta intorno ai 59 milioni e dove il costo dell’energia continua a rappresentare una voce importante del bilancio familiare, l’adozione di buone pratiche nel consumo energetico è fondamentale. Anche in un contesto di costante innovazione e crescente attenzione alla sostenibilità, la gestione oculata del riscaldamento domestico rimane un tema cruciale per le famiglie italiane.

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