Nel periodo natalizio aumentano i bonifici tra parenti, ma il Fisco intensifica i controlli: ecco cosa prevede la legge, come giustificare le somme e quali rischi si corrono.
Nel periodo natalizio aumentano sensibilmente le operazioni di trasferimento di denaro tra familiari, una pratica consolidata e spesso utilizzata per sostegno economico o regali. Tuttavia, il Fisco italiano mantiene alta l’attenzione su questi movimenti finanziari, che possono essere considerati segnali di comportamenti evasivi o non corretti. Recenti pronunce della Corte di giustizia tributaria della Puglia offrono chiarimenti importanti riguardo i controlli fiscali sui bonifici tra parenti, sottolineando limiti e modalità di giustificazione di tali somme.
Controlli fiscali e bonifici tra familiari: cosa dice la giurisprudenza
L’aumento dei bonifici tra familiari durante le festività, che include anche regali in denaro o aiuti per spese impreviste, è sotto l’occhio vigile dell’Agenzia delle Entrate. La motivazione alla base dei controlli risiede nella possibilità che questi trasferimenti possano nascondere redditi non dichiarati o altre attività finanziarie illecite. Oltre ai bonifici, anche versamenti e prelievi bancari possono essere oggetto di verifica, con l’obiettivo di scovare fonti di reddito occulte e omissioni dichiarative.
Tuttavia, la Corte di giustizia tributaria della Puglia ha ribadito un principio fondamentale: i bonifici da familiari non costituiscono automaticamente reddito imponibile. La Corte, nel 2024, ha esaminato un caso in cui un imprenditore aveva ricevuto trasferimenti dalla madre, pensionata, e dalla sorella, dipendente pubblica. Sebbene la Commissione provinciale di Bari avesse inizialmente dato ragione al Fisco, successivamente la Corte ha riconosciuto la natura solidaristica di quei pagamenti, considerando i redditi già tassati dei familiari e la finalità di aiuto economico.

Busta e bonifico tra parenti -Officinamagazine.it
Questa sentenza sancisce che perché un bonifico abbia rilevanza fiscale, l’amministrazione deve fornire prove analitiche e circostanziate che lo colleghino a un’attività imponibile. Di conseguenza, il sostegno economico familiare, fisiologico e legittimo, non può essere visto come illecito se correttamente dimostrato.
Per evitare che un trasferimento di denaro tra familiari venga interpretato come sospetto o illecito, è essenziale prestare particolare attenzione alla causale del bonifico. La Corte consiglia di indicare in modo chiaro e dettagliato la motivazione del trasferimento, ad esempio:
- “Regalo per matrimonio”
- “Donazione per acquisto prima auto”
- “Prestito infruttifero”
- “Regalo per vacanza”
Non è necessario utilizzare termini eccessivamente tecnici; basta una breve e trasparente spiegazione del motivo del trasferimento per facilitare eventuali controlli e dimostrare la natura solidaristica dell’operazione.
Contrariamente a quanto si possa pensare, non esiste un limite massimo alle somme che si possono trasferire tra familiari tramite bonifico. L’elemento decisivo è che la causale sia esplicita e coerente con la natura del trasferimento. La trasparenza documentale è dunque la chiave per evitare contestazioni da parte del Fisco.
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