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Esenzione ticket sanitario 2026: cambia tutto. A chi spetta, come fare la domanda, tutte le news

Le modalità per accedere all’esenzione, i requisiti e le procedure stanno subendo importanti aggiornamentiLe categorie beneficiarie e i codici di esenzione nazionali (www.officinamagazine.it)

Con l’anno nuovo si prospettano novità in materia di esenzione dal ticket sanitario per il 2026, un tema cruciale per milioni di cittadini.

Le modalità per accedere all’esenzione, i requisiti e le procedure stanno subendo importanti aggiornamenti, con un’attenzione particolare alle categorie più vulnerabili e alle specificità regionali. Le nuove disposizioni confermano che il diritto all’esenzione non è riservato a pochi, ma è accessibile a un ampio spettro di persone, a patto di rispettare criteri precisi, spesso legati al reddito e a condizioni di salute certificate.

Il sistema di esenzione dal ticket sanitario si articola principalmente attorno a quattro grandi categorie:

  • Reddito ed età, con particolare attenzione a bambini sotto i 6 anni e anziani sopra i 65 anni;
  • Condizione lavorativa, soprattutto per disoccupati e lavoratori in mobilità;
  • Pensionati, inclusi titolari di assegno sociale e pensioni minime;
  • Condizioni di salute, per chi soffre di patologie croniche o invalidanti riconosciute.

Per il 2026, la valutazione del diritto all’esenzione tiene conto delle soglie di reddito riferite all’anno fiscale precedente. Pertanto, è consigliabile avere a portata di mano la certificazione unica (CU) o la dichiarazione dei redditi. Nel dettaglio, i codici di esenzione più diffusi a livello nazionale sono:

  • E01: per cittadini con età inferiore a 6 anni o superiore a 65 anni, con reddito familiare non superiore a 36.151,98 euro;
  • E02: per disoccupati e familiari a carico, con reddito familiare non superiore a 8.263,31 euro, incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e a 516,46 euro per ogni figlio a carico;
  • E03: per titolari di assegno sociale e loro familiari a carico, senza soglie reddituali;
  • E04: per pensionati al minimo con più di 60 anni e familiari a carico, con soglie analoghe a E02.

È importante sottolineare che quando si parla di reddito familiare, si considera il nucleo fiscale e i familiari fiscalmente a carico, secondo la normativa vigente. Per ogni dubbio, il medico di base o gli sportelli ASL possono fornire chiarimenti sulla corretta modalità di dichiarazione.

Esenzioni legate a patologie e le specificità regionali

Chi necessita dell’esenzione per motivi di salute deve fare riferimento non alle soglie di reddito, ma a specifiche diagnosi certificate. Le condizioni croniche e invalidanti, riconosciute dai decreti ministeriali, richiedono un certificato specialistico o la registrazione della patologia nel sistema sanitario regionale. In questi casi, il medico curante o lo specialista può attivare l’esenzione, che sarà visibile sulle impegnative.

Nel 2026, le Regioni mantengono la facoltà di introdurre ulteriori misure integrative. Ad esempio, in Piemonte è possibile utilizzare il portale digitale “Tu Salute Piemonte” con accesso tramite SPID o Carta Nazionale dei Servizi (CNS) per la presentazione delle autocertificazioni. In Emilia-Romagna, invece, sono previste esenzioni legate alla disoccupazione con ISEE fino a 15.000 euro, valide fino al 31 agosto 2026.

Queste differenze regionali rendono indispensabile una verifica preventiva sui siti delle singole ASL o Regione per conoscere le procedure più aggiornate e le modalità di presentazione.

I tempi di risposta variano, ma spesso la validazione avviene entro poche settimane. In alcuni casi, come per persone over 65

Procedura aggiornata per la richiesta dell’esenzione -www.officinamagazine.it

Per richiedere l’esenzione in modo efficace è bene seguire alcuni passaggi fondamentali:

  1. Verificare i requisiti sul portale della propria Regione, presso la ASL o rivolgendosi al medico di base.
  2. Preparare la documentazione necessaria, che comprende tessera sanitaria, documento d’identità, CU o dichiarazione dei redditi, eventuale attestazione ISEE e certificati medici per patologie.
  3. Presentare la domanda attraverso uno dei canali disponibili:
  4. Sportello ASL (anche su appuntamento);
  5. Invio via email o PEC, se previsto;
  6. Portale regionale online;
  7. Medico di famiglia o pediatra, che può inserire direttamente il codice di esenzione sull’impegnativa.

I tempi di risposta variano, ma spesso la validazione avviene entro poche settimane. In alcuni casi, come per persone over 65 o pensionati al minimo, è prevista la proroga automatica dell’esenzione fino al 31 marzo di ogni anno, purché le condizioni di reddito rimangano invariate. Tuttavia, è sempre consigliabile controllare che il codice di esenzione risulti attivo.

In caso di rigetto della domanda, il cittadino può ottenere spiegazioni, integrare la documentazione o avviare un ricorso secondo le modalità indicate dalla propria ASL.

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