La nuova tabella degli aumenti per l’Assegno Unico: chi riceverà di più dal 2026 e come controllare subito.
Il 2026 si preannuncia un anno di importanti novità per l’assegno unico universale, con incrementi senza precedenti e modifiche sostanziali al calcolo dell’Isee.
Questi cambiamenti coinvolgeranno milioni di famiglie italiane, garantendo un sostegno economico più consistente e accessibile grazie anche all’adeguamento all’inflazione e alla revisione delle soglie di reddito e patrimonio.
Rivalutazione dell’assegno unico 2026 e aggiornamento dell’Isee
Il recente decreto interministeriale, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 novembre 2025, ha stabilito un tasso di perequazione per il 2026 pari all’1,4%, in linea con l’andamento dell’inflazione misurata dall’indice dei prezzi al consumo Foi. Questo valore rappresenta un aumento rispetto allo 0,8% registrato nel 2025 e si traduce in un incremento automatico degli importi mensili dell’assegno unico a partire dal 1° gennaio 2026.
Parallelamente, anche le soglie Isee, che determinano l’accesso alle diverse fasce di beneficio, sono state rialzate. La prima fascia passa da un tetto di 17.227,33 euro a 17.468,51 euro, mentre quella più alta si sposta da 45.939,56 euro a 46.582,71 euro. Questo adeguamento fa sì che molte famiglie, pur mantenendo invariato il proprio reddito, si trovino a scalare automaticamente in una fascia più favorevole, con conseguenti aumenti dell’assegno.
Gli importi dell’assegno unico 2026 registrano un lieve ma significativo aumento: il massimo per figlio sale da 201 euro a 203,8 euro, mentre il minimo passa da 57,5 euro a 58,3 euro mensili. Anche nelle fasce intermedie, l’aumento sarà proporzionale, con un vantaggio particolare per le famiglie che si trovano ai limiti degli scaglioni Isee. Le maggiorazioni fisse, applicabili a tutte le fasce Isee, sono state aggiornate al rialzo dell’1,4% e comprendono:
- Figli non autosufficienti under 21: 122,3 euro mensili
- Figli con disabilità grave: 110,6 euro
- Figli con disabilità media: 99,1 euro
- Madri under 21: 23,3 euro

Come controllare gli aumenti del 2026 per l’Assegno Unico – Officinamagazine.it
Inoltre, crescono anche le maggiorazioni legate all’Isee, come il bonus per il terzo figlio in poi, che varia da 99,1 euro nella fascia più bassa fino a 17,4 euro in quella più alta, e il bonus per il secondo percettore di reddito, che può raggiungere 34,9 euro nelle fasce inferiori. Le modifiche strutturali all’Isee 2026 rappresentano un ulteriore passo verso un sistema più equo e inclusivo. È stato introdotto un potenziamento della scala di equivalenza, che attribuisce maggior peso ai nuclei familiari con figli: +0,1 punti per famiglie con due figli, +0,05 per tre figli, +0,1 per quattro figli e +0,05 per cinque o più figli.
Questa revisione determina un calo dell’Isee a parità di reddito e patrimonio, facilitando l’accesso alle prestazioni sociali e incrementando gli importi spettanti. Un cambiamento cruciale riguarda anche la franchigia sulla prima casa, che passa da 52.500 euro a 91.500 euro, con un innalzamento fino a 120.000 euro nelle città metropolitane per riconoscere i maggiori valori immobiliari. Rimane confermata la maggiorazione di 2.500 euro per ogni figlio dal secondo in poi. Queste misure “quasi sterilizzano” l’incidenza dell’abitazione principale nel calcolo dell’Isee, permettendo a molte famiglie proprietarie di beneficiare di importi più alti dell’assegno unico.
L’Ufficio parlamentare di bilancio stima che quasi il 48% dei nuclei familiari con Isee sarà interessato da almeno una delle modifiche apportate, con effetti più evidenti per chi possiede la prima casa, ha più di due figli o vive nei grandi centri urbani. Anche per chi non cambia fascia Isee, la riduzione dell’indicatore si tradurrà in un aumento immediato dell’assegno, soprattutto nelle fasce intermedie. Le simulazioni indicano che per un nucleo con un figlio e una prima casa che gode appieno della nuova franchigia, l’Isee può scendere di oltre 3.000 euro, con un incremento annuo dell’assegno unico vicino ai 170 euro.
Il vantaggio cresce ulteriormente all’aumentare del valore dell’immobile e del numero dei figli. Per godere appieno di queste novità, è essenziale che le famiglie presentino la nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) entro le scadenze previste, considerando che l’Isee attualmente in corso scade il 31 dicembre 2025. Un aggiornamento tempestivo garantirà il calcolo corretto dell’assegno unico fin dai primi mesi del 2026.
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